Quanto dura una partita di tennis

Il tennis è uno sport che richiede una notevole quantità di energia, non solo fisica ma anche mentale. Infatti, oltre ad essere, il tennis, un gioco di strategia, una partita può durare anche molto a lungo e portare quindi ad una considerevole stanchezza mentale.

Durata delle partite di tennis

Un incontro di tennis a livello professionistico, contrariamente a quanto si osserva in altri sport, ha una durata molto variabile: in genere finisce quando uno dei due sfidanti vince 3 set su 5 (o 2 su 3). Le partite di tennis non hanno una quindi durata fissa, possono durare da un minimo di 40 minuti (comprendono, in questo caso, due set facili) fino ad un massimo di 5-6 ore (match maschile a cinque set). Il record registrato per maggiore durata di una partita di tennis è in realtà di 11 ore e 5 minuti, è questo il tempo impiegato per concludere l’incontro tra John Isner e Nicolas Mahut a Wimbledon nel 2010.

La bravura dei singoli tennisti influisce sicuramente sulla durata di una partita: un tennista molto bravo durante il servizio, e quindi nella prima battuta, può fare molti punti ace (si guadagnano se l’avversario non riesce a colpire la pallina in risposta al servizio) e quindi accorcerà, probabilmente, di molto i tempi di gioco. Comunque, sono diverse le ragioni per cui una partita di tennis può avere una durata così variabile.

Foto dell’incontro tra John Isner e Nicolas Mahut a Wimbledon nel 2010

Perché la durata è così variabile

Sono proprio le regole del gioco a dettare questa ampia variabilità in termini di durata. Tutte le partite sono articolate in “partite minori” i set e i game. I set sono 3 o 5 a seconda dei tornei, in questi casi la vittoria si otterrà al meglio dei 3 o dei 5 set, cioè quando uno dei due avversari avrà vinto 2 su 3 o 3 su 5 set. I set sono però strutturati in game, incontri il cui scopo è quello di sconfiggere l’avversario con un vantaggio di almeno due punti. Riuscire in quest’impresa non è così immediato e quindi i tempi, dato che un game non si definisce concluso finché il vantaggio prestabilito non è raggiunto, si possono allungare anche di molto.

Durante una partita sono poi previste molte pause e i giocatori hanno diverse occasioni per riposare: oltre agli intervalli concessi dal giudice, che possono durare anche fino ad minuti, ci sono anche i cambi campo e le discussioni con i giudici.

Uno studio rivela il tempo effettivo di gioco

Identificare la durata effettiva di gioco in una partita di tennis è molto complicato, non esistono dati al riguardo. In genere, in ambito di cronaca, la durata di un incontro di calcola dal momento in cui viene lanciata la prima pallina al momento in cui viene segnato l’ultimo punto.

Secondo uno studio eseguito dal Wall Street Journal da Woo, che ha misurato manualmente il tempo effettivo di gioco, la maggior parte del tempo in una partita di tennis è occupato da preparazione del servizio, cambi di campo, decisioni del giudice e a volte discussioni tra giudice e giocatori, solo il 16,1% del tempo riguarda il gioco vero e proprio. Questo dato dimostra che nel tennis le strategie sono una parte fondamentale, la concentrazione si rivela una chiave per raggiungere la vittoria. La componente psicologica è quindi molto importante, un giocatore di tennis, per essere considerato veramente bravo, deve mantenere la concentrazione a livelli elevati per ore, risparmiando energie fisiche e mentali per non arrivare stremato agli scambi decisivi che si giocano, in genere, a fine partita.

Woo, che ha condotto questo studio, ha osservato come i tennisti tendano a perdere molto tempo tra i cambi di campo, forse proprio per concedersi qualche attimo di deconcentrazione per tornare al meglio delle proprie capacità. Lo studio ha mostrato anche una marcata differenza tra tempo di gioco effettivo tra incontri maschili, che hanno una durata inferiore, e incontri femminili che invece durano mediamente più a lungo. Questo dato potrebbe trovare spiegazione nel fatto che il tennis maschile si gioca più che altro sulla potenza delle palline servite mentre quello femminile è meno “muscolare” e registra scambi mediamente più lunghi.

Non esistono comunque dati definitivi circa la durata effettiva di una partita di tennis, l’unica certezza, in questo ambito, è la variabilità.